Recupero e distribuzione dei farmaci per una lotta contro lo spreco: questo è l’obiettivo della Città della Salute di Torino che, grazie alla convenzione firmata con il Banco Farmaceutico, diventa la prima Azienda Ospedaliero-Universitaria in Italia a dotarsi di un simile assetto.
La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus è nata con lo scopo di aiutare le famiglie e gli Enti di Volontariato che non riescono a far fronte alla spesa farmaceutica. Secondo i dati Istat, negli ultimi anni, sette famiglie su dieci hanno dovuto diminuire le proprie spese sanitarie mentre il bisogno di farmaci degli enti assistenziali è aumentato. A ciò si aggiunge inoltre una contrazione della spesa sanitaria dello Stato. Su tale campo opera quindi il Banco Farmaceutico: l’associazione recupera farmaci validi ma non scaduti donati da privati, Enti Pubblici ed Azienda Farmaceutiche. Si tratta di tonnellate di farmaci che solitamente restano inutilizzati per interruzioni o cambi di terapia e che si rinnovano con frequenza giornaliera.
I benefici di tale attività hanno ricadute in campo economico ed ambientale: lo spreco di farmaci ancora validi costituisce non solo una grave perdita per il Sistema Sanitario ma fa sentire il proprio peso anche nei necessari processi di smaltimento dei medicinali.
Il Banco Farmaceutico opera in Italia tramite volontari sparsi in 101 province e collabora con 1722 Enti e farmacie: la Città della Salute di Torino, guidata dal commissario Gian Paolo Zanetta, è così la prima Azienda Ospedaliero-Universitaria a convenzionarsi con il Banco. Da maggio 2017 è così diventata punto di raccolta e ridistribuzione dei farmaci recuperati attraverso il servizio di Farmacia Clinica delle Dimissioni. All’interno della Farmacia interna all’ospedale sono posizionati appositi contenitori, nei quali ogni assistito o incaricato dai reparti può donare i medicinali di cui non ha più bisogno.
Le esclusioni sono poche: i farmaci devono presentare almeno altri 8 mesi di validità ed essere conservati nella loro confezione originale, salvo quelli che richiedono conservazione a temperatura controllata e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti. I medicinali recuperati attraverso la Città della Salute sono quindi ripartiti tra i pazienti in dimissione e coloro che seguono terapie croniche all’interno della struttura. Oppure vengono inviati alla sede di Torino del Banco Farmaceutico, nel caso non ve ne sia necessità nell’ospedale.
A nove mesi dall’inizio, l’attività ha permesso di dare nuova vita a farmaci per un valore complessivo di circa 209.000 euro.